Boschetto Giuseppe *

BOSCHETTO GIUSEPPE
Napoli 1841 - 1918
Si formò all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di G. Mancinelli e D. Morelli. Predilesse la pittura di soggetto storico in cui, assimilata la lezione morelliana, si distinse per l’attenta e realistica ricostruzione degli ambienti e dei costumi, in particolare quelli di Roma antica (I clienti, esposto a Napoli nel 1867; Agrippina che spia il Senato, esposto a Napoli nel 1877). Esordì alla Mostra Borbonica del 1859 (Il poeta portoghese Camoes nei suoi ultimi giorni, Il gladiatore) e si segnalò a partire dal 1862 alle promotrici Salvator Rosa (Come glielo dirò?, 1862; L'infanzia del Petrarca, 1863; Galileo Galilei davanti al Tribunale del Santo Uffizio, 1864; Eleonora Pimentel, 1869). Nel 1866 espose a Napoli Lucrezia Borgia (Napoli, Museo di Capodimonte; bozzetto a Milano, Galleria d’Arte Moderna), apprezzato per la scioltezza della composizione e l’espressività cromatica. La sua tela più famosa, La lista dei proscritti di Silla, nella quale aveva posto l’accento sulla resa psicologica dei personaggi, comparve a Milano alla mostra del 1872. Dipinse anche quadri di genere che espose a Torino (Strada di S. Lucia in Napoli, 1880), a Berlino (Il mercato dei fiori di Ognissanti, 1883) e a Napoli (Un Cicisbeo, 1884; I maldicenti, 1886). Non avendo ottenuto incarichi al- l’Accademia napoletana, nel 1906 aprì una scuola di pittura, continuando a esporre alle promotrici fino al 1916 (Diviserunt vestimenta mea, 1906; Oh ...Il Lido, 1911; Intolleranza religiosa, 1912).
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