Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Coromaldi Umberto *

COROMALDI UMBERTO
Roma 1870 - 1948
Fu iscritto dal patrigno, l'acquerellista F. Indoni, all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove seguì i corsi di F. Prosperi. Iniziò a esporre ritratti e soggetti di genere presso la Società Amatori e Cultori delle Belle Arti (1893, Racconto allegro). Nel 1894, con il Ritorno dei Naufraghi, vinse il pensionato artistico che gli consentì di compiere alcuni viaggi di studio. Il successivo avvicinamento ad A. Mancini lo indusse a rafforzare la propria tavolozza (Camicie rosse, 1898, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), cimentandosi nel paesaggio, nella pittura di interni, ma soprattutto in animate composizioni di vita popolare, come la Scena campestre o II pecoraio, esposti a Roma nel 1901. Dipinse anche ad acquerello e a tempera, non discostandosi mai da una pittura di impronta verista (Vanitosa, esposto a Roma nel 1903, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Dal 1903 espose alle biennali veneziane e nello stesso anno entrò nella Società degli Acquarellisti romani; nel 1904 fu tra i fondatori del gruppo dei “XXV della Campagna Romana”, con il soprannome di “cefalo”. Nel 1909 ottenne la cattedra di figura all’Accademia e nel 1911 decorò il Padiglione della Pesca per l'Esposizione Internazionale di Roma.
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