Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Scoppa Raimondo *

SCOPPA RAIMONDO
Napoli 1820 - dopo il 1890
Allievo di G. Smargiassi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, esordì all'Esposizione Borbonica del 1841 con una Veduta del molo di Napoli e un Paesaggio con tramonto di sole. Paesaggista dal linguaggio accademico e attardato, partecipò assiduamente alle biennali borboniche dal 1843 al 1859 (1851, Battaglia ideale, riferibile agli ultimi tempi del medioevo; 1855, L'orazione all'orto; 1859, Bice condotta al Castello di Rosate). Nel 1854 per il re Ferdinando II eseguì Un dirupo di Capo d'Urso nella provincia di Salerno (Napoli, Palazzo Reale), ricostruzione in studio di un motivo reale. Ugualmente di composizione sono i numerosi paesaggi storici, attualizzati dall’inserimento di soggetti contemporanei, che figurarono alle promotrici napoletane dal 1862 al 1884 (1862, Reggio Calabria con garibaldini; 1880, Rione Principe Amedeo di Napoli; 1884, 29 luglio 1883 a Casamicciola) e alle mostre di Firenze (1861), Milano (1878) e Genova (1879, 1880). Il figlio Gustavo (1856 - ?) si formò sotto la sua guida, seguendone l’indirizzo di paesista; espose anch’egli alle promotrici napoletane fra il 1879 e il 1882 (1880, Cantiere mercantile a Castellammare; 1882, Baia, Tempio di Diana).
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