Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Scomparini Eugenio *

SCOMPARINI EUGENIO
Trieste 1845 - 1913
Iniziò la sua formazione a Trieste alla Scuola di Disegno, per poi passare all'Accademia di Venezia (1868-1871), dove seguì i corsi di M. Grigoletti e di P. M. Molmenti. Nel 1871 esordì a Trieste con Amleto (coll. privata) e tornò a esporre nel 1873 altri due soggetti di ricostruzione storica (Una lettera noiosa, Otello). Dal 1874 al 1877 grazie a una borsa di studio poté soggiornare a Roma, dove fu influenzato dai virtuosismi cromatici di M. Fortuny. Aggiornando il pittoricismo di G. B. Tiepolo sugli esempi di Fortuny e di H. Makart, lavorò alla decorazione di alcuni teatri (sipario del Politeama Rossetti di Trieste, 1878; soffitto del teatro Garibaldi di Treviso, 1887; volta del teatro Filarmonico-Drammatico di Fiume, 1890). Ancora durante gli anni '90 dipinse per il teatro di Società di Gorizia la tela con II Genio incorona la Musica (1897- 1899, frammenti e bozzetto a Gorizia, Musei Provinciali). L’impianto teatrale caratterizza anche le allegorie dei palazzi triestini Scuglievich (1903 ca., Comunità Serbo Ortodossa) e Artelli (1906, INAIL), nonché alcuni ritratti (Margherita Gautier, 1890; Signora in abito bianco con cane, Trieste, Museo Revoltella). Fu inoltre presidente del Circolo Artistico triestino dal 1884 al 1895 e insegnò nelle locali Scuole Industriali.
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