Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Schiavoni Natale *

SCHIAVONI NATALE
Chioggia (Venezia) 1777 - 1858
La sua vicenda biografica fu a lungo caratterizzata da spostamenti alla ricerca di un'aggiornata istruzione artistica e di sbocchi di mercato. Frequentò l'Accademia di Venezia sotto la guida di F. Maggiotto, si perfezionò a Firenze fino al 1797, quando raggiunse Trieste dove si affermò come miniaturista presso la ricca borghesia mercantile. Determinante fu quindi il soggiorno milanese (1808- 1815), durante il quale poté frequentare gli studi di A. Appiani, G. Longhi, L. Sabatelli. Dell'Appiani, in particolare, ereditò la maniera e l’appellativo di 'pittore delle Grazie’, riservatogli per i temi che diverranno caratteristici della sua fortunata produzione: gli innumerevoli nudi e le ‘mezze figure’ femminili, spesso di contenuto allegorico (Vanità, Mestizia, Allegria, Trieste, Museo Revoltella) che, per il gusto castigato e biedermeier, costituivano un’alternativa conservatrice rispetto alle versioni sensuali di F.Hayez. Chiamato alla corte di Vienna nel 1815, come ritrattista ufficiale, consolidò le proprie fortune tanto che, stabilitosi nel 1821 a Venezia, vi poté acquistare pochi anni dopo il Palazzo Giustinian: qui impiantò lo studio di pittore e la sede di una proficua attività di restauratore e mercante d’arte. I ritratti e le figure femminili che comparvero alle mostre sono documentati dalle opere conservate a Vienna (Maddalena penitente, Kunsthistorisches Museum), a Trieste (Amore e Psiche, Giudizio di Paride, Venere e Amore, Castello di Miramare), a Venezia (Ritratto di Felice Schiavoni, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro), a Treviso (La tentazione, La seduzione, 1845, Museo Civico Bailo), a Roma (Autoritratto, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
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