Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Sartori Enrico*

SARTORI ENRICO
Parma 1831 - 1888
Frequentò l’Accademia di Belle Arti di Parma dal 1844 al 1859: nella Scuola di Paesaggio, diretta prima da G. Boccaccio e poi da L. Marchesi, ottenne i risultati migliori e nel 1858 si assicurò il pensionato a Roma, con Pontaccio di Valera (Parma, Galleria Nazionale). Poco interessato alle nuove istanze del vero, l’artista si espresse inizialmente con un linguaggio nitidissimo in composizioni ariose ed equilibrate, di taglio quasi fotografico (Veduta del ponte della ferrovia dal greto del torrente, 1859, Parma, Galleria Nazionale); fra i suoi soggetti preferiti, le vedute cittadine, stese in graduali trapassi tonali, recuperavano la serenità dei paesaggi di Boccaccio (La città vista dal greto del torrente, Parma, Museo Lombardi). Dall’esperienza diretta durante le guerre d'Indipendenza trasse ispirazione per i numerosi soggetti militari, dove si riconosco¬no sottili e sempre più frequenti rimandi ai modi di G. Fattori (Mercato di bestiame in Campo di Marte, 1870; Manovra di Cavalleria a Parma, 1887, entrambi a Parma, Galleria Nazionale). Dal 1854 partecipò con assiduità alle esposizioni dell'Incoraggiamento di Parma e in seguito a quelle di Firenze (1863-1885), Torino (1864-1884) e Milano (1866-1884).
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