Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Paoletti Antonio Ermolao *

PAOLETTI ANTONIO ERMOLAO
Venezia 1833 ca. - 1912 ca.
Si formò all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove seguì i corsi di P. M. Molmenti, ed esordì alle mostre veneziane con soggetti storici di gusto romantico (1860, Entrata di Enrico III re di Francia; 1862, Una visita di Enrico III a Veronica Franco; 1863, Il rifiuto della moglie di Francesco Foscari a consegnare alla Veneta Signoria il cadavere del marito). Lavorò come decoratore in palazzi (Veduta di Verona, Venezia, Palazzo Ducale) e chiese del Veneto: fra l'altro, a Venezia, realizzò nella chiesa di Santa Maria Formosa una pala d'altare (La Purificazione della Vergine) e degli affreschi nella cappella di San Giuseppe nella basilica del Santo a Padova (1896-1897). Nel 1878 dipinse il sipario del veneziano teatro La Fenice con L'arrivo a Venezia di Olderico Giustiniani recante l'annuncio della vittoria di Lepanto. Si dedicò anche alla ritrattistica (Ritratto di Tina di Lorenzo, 1894, Bassano, Museo Civico) e alla pittura di genere, con soggetti aneddotici, scene popolari e scorci veneziani, che divennero la sua specialità (La pesca, La romanza, esposti a Trieste nel 1870; Infilatrice di perle, Trieste, Museo Revoltella). Fu presente alle mostre di Milano (1872, Ecco come va il vino delle messe), Firenze (1877, L'attesa; 1884, Popolana veneziana; 1886, Venditore di pesce), Venezia (1881, Rialto), Torino (1884, Fa caro al nonno); all'estero inviò opere alle Esposizioni di Vienna (1873, Un venditore di anguille) e di Anversa (1885, Sulla riva).
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