Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Mussini Luigi *

MUSSINI LUIGI
Berlino 1813 - Siena 1888
Presso l'Accademia fiorentina fu alla scuola di P. Benvenuti e di G. Bezzuoli e nel 1840 vinse il pensionato triennale a Roma, da dove inviò come saggi Musica sacra (1841) e L'elemosina secondo la carità evangelica e secondo la mondana ostentazione (1844, entrambi a Firenze, Galleria dell'Accademia). Nel 1844 eseguì anche il Trionfo della Verità (esposto a Parigi nel 1849, Milano, Pinacoteca di Brera). In quel tempo aveva aperto a Firenze, insieme all'austriaco A. von Stürler, una scuola di pittura privata, fondata sui principi puristi e sull’amore per i Primitivi. Volontario nella I guerra d’Indipendenza, subito dopo soggiornò a Parigi dove, sull'esempio di H. Flandrin e di G. L. Gérome, maturò il distacco dal Purismo dei Nazareni e un mutamento stilistico del quale diede prova nel grande quadro Le Natalizie e Parentali di Platone (Bourg- en-Bresse, Musée de Brou), presentato a Firenze alla Mostra accademica del 1852. Nel 1851 era stato chiamato a dirigere l'Istituto d'Arte di Siena e l'anno seguente Leopoldo II di Toscana gli ordinò Eudoro e Cimodoce (esposto a Parigi nel 1857 e riproposto con altre opere alla I Esposizione Italiana di Firenze del 1861). La sua attività si fece sempre più intensa per l’impegno didattico e le molte committenze pubbliche e private. Nel 1862 per il marchese F. Ala Ponzone eseguì un'Odalisca, a cui fece seguito una Bagnante (1875). Nel 1866 partecipò al concorso Berti con San Crescenzio rende la vista ad una cieca mentre è condotto al martirio. Nel 1873 inviò all'Esposizione Internazionale di Vienna Nerone, Dafni e Cloe, L'e-ducazione spartana e nel 1878 a quella di Parigi Un'ora d'estate, insieme a un dipinto di costume storico ispirato alla vita senese di contrada. Alla fine degli anni '70 eseguì due dipinti per la cappella di H. Hübsch nel cimitero di Baden-Baden (Germania).
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