Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Markç Carlo Junior*

MARKÒ CARLO JUNIOR
Budapest 1822 - Mosca 1891
Educato alla pittura di paese dal padre Carlo, esordì all’Accademia fiorentina nel 1846 (Veduta di Pisa). Dall’anno seguente cominciò a esporre alla Promotrice paesaggi e vedute della campagna toscana e umbra; nel 1853 vi presentò alcune vedute dei dintorni di Staggia, indicative del suo interesse per quei luoghi della campagna senese, forse da lui “scoperti”, per poi diventare la sede della ricerca sulla pittura di paese condotta dal gruppo di artisti che prenderà appunto il nome di Scuola di Staggia. Nella seconda metà degli anni '50 cominciò a dirigere con il fratello Andrea la scuola di pittura avviata dal padre. A quel tempo espose anche a Torino e a Genova. Nel 1861 partecipò alla I Esposizione Nazionale di Firenze con II tramonto e negli anni seguenti si recò spesso a dipingere motivi nelle Alpi Apuane. A quell'epoca i titoli dei suoi dipinti suggeriscono un innovativo interesse per le implicazioni intimiste e sentimentali connesse con il paesaggio (1863, Il riposo sotto l'ombra degli allori; 1864, La triste giornata d'autunno nei contorni di Firenze). Continuò a lavorare e a esporre a Firenze fino al 1884, quando lasciò definitivamente l'Italia per trasferirsi a Mosca.
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