Joris Pio *
Roma 1843 - 1921
Si formò a Roma, dapprima con il paesaggista napoletano E. Pastina e in seguito frequentò (1855-1861) la Scuola d'Arte e per un anno l’Accademia di San Luca. Nel 1861 visitò l’Esposizione Nazionale di Firenze, dove restò colpito dalla pittura di D. Morelli, F. Palizzi e S. Altamura, orientandosi verso la pittura dal vero. Nel 1866 in compagnia di A. Vertunni visitò Napoli, Capri e Sorrento, dove conobbe personalmente Morelli e Palizzi. L’anno successivo stabilì il suo studio nella romana via Flaminia e prese a frequentare M. Fortuny, tramite il quale nel 1868 venne in contatto con il mercante parigino A. Goupil. Questi incontri segnarono la progressiva maturazione del suo stile, sempre sostenuto dall’osservazione del reale, ma di una piacevolezza gradita al vasto pubblico. Nel 1869 fu premiato all'Esposizione Internazionale di Monaco di Baviera per Domenica mattina fuori porta del Popolo (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) e nel 1873 presentò a Vienna II ritorno dalla questua e Uscita per il battesimo. Fra il 1871 e il 1872, anni nei quali si colloca anche un probabile viaggio in Spagna, espose con l’Associazione Artistica Internazionale alla Casina del Pincio, della quale nel 1873 decorò il salone superiore. Nel 1875 fu premiato a Parigi per Un mercante di cose antiche a Toledo e nel 1877 ricevette un altro premio per Dopo la benedizione. A partire dal 1880 espose frequentemente alle mostre romane della Società Amatori e Cultori e della Società degli Acquarellisti, spesso con paesaggi della campagna romana e con figure popolari. Nel 1883 partecipò all’Esposizione Internazionale di Roma con una delle sue opere più note, La fuga di Papa Eugenio IV (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). Insieme a N. Costa e a G. A. Sartorio fu invitato all’Esposizione Internazionale di Berlino nel 1896. Nello stesso anno eseguì insieme con F. Jacovacci e C. Biseo una serie di dipinti religiosi per chiese etiopiche. Nel 1900 colse un altro successo internazionale al Salon di Parigi con La processione delle ammantate a San Pietro e Giovedì Santo (Roma, Accademia di San Luca). Nel 1901 venne nominato accademico di San Luca. Nel 1915 gli fu dedicata una sala personale alla Mostra degli Amatori e Cultori.