Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Guerra Camillo *

GUERRA CAMILLO
Napoli 1797 - 1874
Allievo di C. Angelini alla Scuola di Disegno dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 1822 vinse il concorso per il pensionato di Roma, completando la sua formazione neoclassica con P. Benvenuti e V. Camuccini. Agli anni romani risalgono diversi ritratti e scene di genere, le incisioni per il Vaticano descritto e illustrato, alcuni soggetti storici e religiosi presentati alle mostre napoletane (1826, Ossian e Malvina, Napoli, Museo di Capodimonte; 1830, Ritratto del cavalier de' Medici; 1833, Morte di S. Giuseppe, bozzetto; 1837, Transito di S. Giuseppe, chiesa di San Francesco di Paola, Napoli). Tornato a Napoli nel 1834 vinse il concorso per la cattedra di pittura all'Accademia; nel 1835 espose alla Biennale Borbonica La SS. Vergine Immacolata e il Trionfo di Amore (Napoli, Museo di Capodimonte) e nel 1839 Dante presentato al marchese Malaspina. La sua produzione, sia da cavalletto sia a fresco, per la sobria policromia e il severo rigore disegnativo fu d’esempio per l’indirizzo accademico di quell'epoca. Con gli anni '40 rispose con dipinti e affreschi a numerose richieste della committenza religiosa e di corte (Carlo di Borbone alla Battaglia di Velletri, 1849, Caserta, Palazzo Reale). L'attività di ritrattista è testimoniata da poche opere note, fra le quali i ritratti ufficiali di Francesco II di Borbone e di Maria Sofia di Baviera, iniziati nel 1860 e rimasti incompiuti (coll. privata).
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