Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Gilardi Pier Celestino *

GILARDI PIER CELESTINO
Campertogno (Vercelli) 1837 - Borgosesia (Vercelli) 1905
Seguendo la tradizione familiare, si formò come scultore e intagliatore di legno e avorio, allievo di C. Frigiolini a Varallo e poi apprendista nella bottega artigianale di uno zio in Savoia. Nel 1860 si iscrisse all’Accademia Albertina di Torino, dove frequentò il corso di pittura di A. Gastaldi. Nel 1863, alla Promotrice torinese, espose per la prima volta anche un olio (Andrea del Sarto abbandonato dalla moglie). Nel 1864, con una pensione assegnatagli dal novarese collegio Caccia, poté perfezionare i propri studi a Firenze e a Roma. Dopo le prime opere di soggetto storico, accademicamente impostate, si orientò verso il ritratto e intraprese una fortunatissima produzione di genere (Una partita alla morra, 1874, inviato all'Esposizione Internazionale di Londra e acquistato dal re Vittorio Emanuele II; Peccato di desiderio, 1876, Hodie tibi cras mihi, 1884, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna; Canzone di primavera 1892, ritratti dell’Ufficiale Calde- rini e della Signora Billia, Varallo, Pinacoteca). La scelta di tematiche disimpegnate e di carattere narrativo si avvale nelle sue opere di un’attenta ricostruzione degli ambienti e di un'affettuosa partecipazione ai moti dell’animo. Eseguì anche dipinti murali di soggetto religioso in chiese della Valsesia (a Borgosesia, a Cravagliana e a Varallo), a Milano e a Reggio Emilia, in Svizzera e in Francia. Fu presente alle mostre torinesi fino al 1898: alla pittura affiancò l’insegnamento, dapprima alla Scuola Professionale di Biella e in seguito a Torino all'Accademia Albertina dove, nel 1889, succedette a Gastaldi, suo antico maestro, nella cattedra di pittura.
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