Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Gignous Eugenio *

GIGNOUS EUGENIO
Milano 1850 - Stresa (Novara) 1906
Di origine francese, fra il 1864 e il 1870 seguì i corsi di paesaggio di L. Riccardi presso l’Accademia di Brera a Milano, ottenendo i primi riconoscimenti alle mostre annuali (1870, Cortile rustico alla Colombera, Milano, Museo di Milano). Fondamentale fu in quegli anni l'amicizia e la frequentazione del gruppo della Scapigliatura e in particolare di T. Cremona, con cui condivise anche lo studio: a testimonianza di questo legame restano Faust e Margherita nel bosco, dipinto a quattro mani con l’amico nel 1873, e Tranquillo Cremona mentre dipinge all'aperto il ritratto di Benedetto Junck (1874, Milano, Galleria d'Arte Moderna). Partecipava abitualmente alle serate organizzate dalla Società degli Artisti e Patriottica e dalla Famiglia Artistica; la sua presenza si diradò nel corso degli anni '70, quando lasciò sempre maggiore spazio ai soggiorni in Brianza, sui laghi d’Iseo e di Como e sulle Alpi. Nascono così i paesaggi en plein air, resi attraverso piccoli, densi tocchi di colore: in queste opere, la lezione di Cremona è ravvisabile nel cro-matismo intenso, né manca qualche affinità con la pittura della Scuola di Rivara (Temporale imminente, 1876 ca., coll. privata). Nel frattempo proseguiva la sua attività espositiva: nel 1877 presentò con successo a Brera I fiori del chiostro (Milano, Pinacoteca di Brera) e a Napoli Veduta di Fusio (Valle Maggia). Nel 1878 fu per la prima volta a Roma, mentre a partire dall'anno seguente la sua presenza è documentata a Stresa, sul Lago Maggiore, in compagnia di F. Carcano: nel 1887 vi si trasferì definitivamente. A questi anni risalgono, oltre alle numerose vedute del lago (Dintorni del Lago Maggiore e Laveno, esposti a Milano nel 1881) e ai paesaggi di Gignese e del Mottarone (Sul Mottarone, 1886, Milano, Galleria d'Arte Moderna), le marine dipinte in Liguria e a Venezia (Venezia e Riviera di Ponente, esposti a Roma, alla Mostra della Società degli Amatori e Cultori, nel 1882). L'impetuosità elegante e sempre misurata d’ombra e di luce lasciò spazio nelle opere più tarde agli esiti di una pennellata più luminosa e libera.
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