Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Gatti Annibale *

GATTI ANNIBALE
Forlì 1827 - Firenze 1909
Allievo di T. Gazzarrini e di G. Bezzuoli all'Accademia di Firenze, esordì nel 1852 con un soggetto storico: Un episodio della sete dei crociati. Fin dalla metà degli anni '50 affrontò con successo temi celebrativi su perso-naggi del passato e vi si dedicò tutta la vita. Al 1855 risale Michelangelo che presenta il Mosé a molti illustri del suo tempo, al 1857 Luisa Strozzi nello studio di Michelangelo, al 1858 Carlo V che raccoglie il pennello a Tiziano. Frequentatore del Caffè Michelangiolo, vi introdusse il giovane D. Martelli, allora suo allievo. Intorno al 1860 iniziò a lavorare alla decorazione di importanti dimore toscane (fra le altre la sala del Trono di Palazzo Pitti, 1861) con i soggetti consueti. Nel 1861 partecipò all’Esposizione Nazionale di Firenze con un quadro devozionale (Gloria di Santa Verdiana) e decorò Palazzo Favard con Storie della vita del Tasso e della Gerusalemme liberata. A Pisa intervenne nel teatro Verdi, realizzando nel 1867 un Trionfo d'Amore per il soffitto e più tardi Goldoni che recita un sonetto agli Arcadi Alfei per il sipario: la sua maniera brillante e la grande vivacità cromatica ben si adattavano al gusto aneddotico dei temi, confermando il successo dell’artista. Lasciò ulteriori opere a Firenze (Palazzo Wilson Gattai, 1872; Villa Fabbricotti, 1882; Villa Stibbert) e a Livorno (Ferdinando II presenta Pietro Tacca a Vittoria della Rovere, nel salone di Villa Mimbelli, 1874-1875).
You are here: Home Dictionary of artists Gatti Annibale *

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.