Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Dall'Oca Bianca Angelo*

DALL'OCA BIANCA ANGELO
Verona 1858 - 1942
Allievo di N. Nani all'Accademia Cignaroli di Verona dal 1873 al 1876, passò anche per l'Accademia veneziana dove si legò d'amicizia con G. Favretto. Esordì con II ripiego di un negligente all’Esposizione veronese del 1876 e l'anno seguente partecipò alla stessa rassegna con I consigli di un veterano e Le due orfanelle. Contemporanea a tale produzione di soggetti aneddotici, derivanti della tradizione indunesca, fu la realizzazione di alcuni ritratti di notevole qualità (Ritratto del padre, Ritratto del conte G. B. Polfranceschi, 1877, coll.privata). La fase giovanile della sua carriera fu debitrice nei confronti della pittura locale e del luminoso bozzettismo di Favretto, dai quali si emancipò con un indirizzo più personale e ricco di valenze sentimentali. Iniziò la sua fortunata carriera all'Esposizione di Brera del 1880 e alla Mostra Nazionale di Milano del 1881 dove presentò Lavatoio, Sotto zero, Lattivendolo e la prima versione di Coti e boni. Elemento di qualche peso nella sua evoluzione artistica fu il soggiorno romano del 1882-1883 (Dopo la Messa, esposto a Roma nel 1882) e il contatto con F. P. Michetti dal quale il pittore trasse suggerimenti per un uso più sistematico della fotografia a sostegno della composizione pittorica. La sua produzione migliore, legata alla rappresentazione di umili e diseredati, ebbe corso negli anni '80: con Viatico (Milano, Galleria d’Arte Moderna) e Colto in flagrante (1881, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) presentati all'Esposi-zione Nazionale di Torino del 1884; con Ave Maria gratia plena (esposto a Milano nel 1886, Milano, Accademia di Brera) dedicato a quella Verona minore che fu un suo frequente soggetto, e con Prima luce (esposto a Trieste nel 1890, Trieste, Museo Revoltella). La produzione più tarda, ispirata a scorci della città natale, come il noto Piazza Erbe a Verona (1903, Verona, Galleria d'Arte Moderna), ma spesso anche a vedute del lago di Garda, subì una progressiva cristallizzazione dei soggetti e un impoverimento di ispirazione, aprendosi solo di rado a ricerche divisioniste e simboliste. Il successo dell'artista restò comunque immutato nei primi anni del secolo e fu confermato dalla personale inserita nella Biennale veneziana del 1912.
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