Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Craffonara Giuseppe *

CRAFFONARA GIUSEPPE
Riva del Garda (Trento) 1790 - 1837
Nato in una famiglia oriunda della vai Badia, fu costretto giovanissimo a lavorare come muratore; avviato poi allo studio del disegno da P. Canella, nel 1814 fu iscritto all’Accademia di Verona da F. Malacarne che fu suo protettore e mecenate. Alla fine del 1816 si trasferì a Roma per frequentare l'Accademia di San Luca e qui poté proseguire i suoi studi fino al 1819; li riprese poi fino al 1823, grazie anche alle ripetute sovvenzioni imperiali. Nel primo soggiorno romano eseguì copie da antichi maestri e nel 1820 pubblicò 41 incisioni dei capolavori dell’appartamento Borgia in Vaticano. Nel corso degli anni '20 ottenne diversi incarichi a Verona, in Lombardia e in Trentino, dove eseguì pale d’altare (Stenico, Calliano, Rovereto), affreschi, ritratti e una serie di piccole tele di Madonne per committenti privati. A Roma svolse anche l’incarico di referente del Museo Ferdinandeum di Innsbruck; conobbe gli artisti stranieri residenti nella città papale e strinse una vera amicizia col filosofo roveretano A. Rosmini, che gli procurerà alcuni dei lavori di maggior rilievo. Alla produzione di frescante, dove si avvalse di modi neoclassici interpretati con originalità compositiva, alternò quella di ritrattista, in forme di sobria intensità (Ritratto di Canova, Trento, castello del Buon Consiglio). Verso la fine del 1830 Craffonara rientrò a Riva del Garda, dove pose la sua dimora fissa. Per la chiesa parrocchiale, dov’era già presente la sua Pietà (1825), portò a compimento la pala dell’Assunzione di Maria. Tolti i periodi di assenza dovuti ad alcune opere importanti, come gli affreschi della Via Crucis del cimitero Vecchio di Bolzano (1833 -1835), eseguì nella bottega di Riva quasi tutti i dipinti più tardi, destinati in gran parte all’ambiente ecclesiastico trentino e altoatesino.
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