Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Corcos Vittorio Matteo *

CORCOS VITTORIO MATTEO
Livorno 1859 - Firenze 1933
Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti di Firenze, studiò a Napoli presso D. Morelli (1878-1879) e nel 1880 si trasferì a Parigi per studiare con L. Bonnat; preso contatto con il mercante d’arte A. Goupil avviò una fortunata produzione di ritratti mondani di grandi dimensioni, nei quali espresse le migliori capacità nell'assecondare il gusto e i desideri di una clientela internazionale. In Francia si dedicò anche alla grafica pubblicitaria e all'illustrazione. Segni di un tipo di rappresentazione più immediata e sincera sono visibili nei molti ritratti di amici e nella commovente effigie di un Garibaldi (1882, Livorno, Municipio), vecchio e disincantato dinanzi al percorso della politica sabauda. Tornato in Italia nel 1886, si stabilì a Firenze strin-gendo amicizia con T. Signorini, che Io indusse a compiere soggiorni in Inghilterra per conoscere quell’ambiente artistico. Nel 1897 espose a Firenze uno dei suoi quadri più famosi, Sogni (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), opera che meglio esprime la natura di un artista che utilizzò il genere del ritratto per suggerire sottili atmosfere decadenti. Affermatosi a livello europeo e chiamato a lavorare per le corti di Prussia e del Portogallo, mantenne la propria fama fino agli ultimi anni.
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