Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Barison Giuseppe *

BARISON GIUSEPPE
Trieste 1853 - 1931
Figlio di un commerciante di carni, iniziò la sua formazione artistica a Trieste grazie all’appoggio di una protettrice appartenente alla famiglia De Rin, che lo fece entrare alla scuola di disegno di K. Haase. Passato nel 1872 all’Accademia di Belle Arti di Vienna, fu allievo di K. von Blaas e del ritrattista R. von Engerth, del quale subì un forte influsso. Fino al 1878 rimase nella capitale austriaca dove eseguì Isabella Orsini e il suo paggio (1877, Trieste, Museo Revoltella). Dal 1880 al 1882, grazie a una borsa di studio, soggiornò a Roma per spostarsi poi a Venezia, dove restò fino al 1887: qui affrontò la pittura di genere, con vedute dei campielli di Venezia e scene di mercato, trattati con minuziosa attenzione descrittiva (Pescivendolo, esposto a Genova nel 1883; Pescheria di Rialto, esposto a Venezia nel 1887). In quegli anni fu presente alle Esposizioni di Genova (1882, 1884, 1885), di Milano (1882-1885,1887) e di Firenze (1885). Ritornato a Trieste riprese intensi contatti con l’ambiente artistico tedesco partecipando assiduamente, dal 1888 al 1909, alle rassegne annuali organizzate nel Glasspalast di Monaco di Baviera. Nella produzione di ritratti degli anni ’90 (Ritratto di vecchia signora, 1890, Trieste, Museo Revoltella; Nelly, 1894, coll. privata), dove raggiunse esiti atutonomi quanto notevoli di intensità, raffigurò anche personaggi del mondo polititico e finanziario della sua città (Salomone de Parente, 1891, Trieste, Camera di Commercio). Nel 1911 vinse il concorso bandito dalla Cassa di Risparmio di Trieste per la decorazione della sede centrale, e rappresentò in due grandi pannelli le figurazioni allegoriche dell’edilizia e del commercio (I costruttori, I mercanti).
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