Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Bandini Giorgio*

BANDINI GIORGIO
Siena 1830 - 1899
Allievo presso l’istituto d’Arte di Siena di A. Maffei e poi di L. Mussini, fu autore nella sua città di vaste imprese decorative, nelle quali utilizzò un repertorio ricco di inventiva ma anche di grande capacità di organizzazione e messa a punto dell’arredo pittorico, di solito conseguente a un restauro in stile. Fu attivo nel teatro de’ Rinnovati (1853) e nel vestibolo dell’Archivio di Stato allora costituito in Palazzo Piccolomini (1866-1867); fra il 1870 e il 1873 realizzò, in collaborazione con A. Franchi, la decorazione della loggia del Palazzo Bichi Ruspoli (oggi sede della Banca Nazionale delI'Agricoltura), con un arioso aggiornamento nell’uso del repertorio ornamentale antico. Prima del 1879 si dedicò alla suggestiva ricostruzione “storica” nel Palazzo del Capitano con finti arazzi, motivi geometrici e figure allegoriche in stile neo-giottesco. Dopo l’impegno nell’istituto Santa Teresa e nell'Ufficio Postale di Palazzo Spanocchi, Bandini fu richiesto per opere di vero restauro (loggia della Mercanzia, Duomo di Orvieto, chiostro dell'abbazia di Monte Oliveto Maggiore); la fama raggiunta gli fece ottenere commissioni a Roma (palazzi Odescalchi e Lavaggi) e in In-ghilterra (castello di Salisbury).
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