Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Balbiano di Colcavagno Eugenio *

BALBIANO DI COLCAVAGNO EUGENIO
Torino 1816 - 1872
Di famiglia aristocratica, fu avviato alla carriera militare che abbandonò presto per dedicarsi alla pittura. All’Accademia di Torino studiò con A. Boucheron, F. Bonsignore, P. Bagetti e P. Righini. Tra il 1843 e il 1845 viaggiò per studio in Italia e in Germania, Svizzera e Francia. Dal 1853 al 1860 fu vice segretario e consigliere della Società Promotrice di Belle Arti di Torino, mentre dal 1867 al 1871 fece parte del comitato direttivo del Museo Civico. Dopo una fase fantastico-romantica, alla D’Azeglio (Costumi orientali, Una processione, esposti rispettivamente nel 1838 e nel 1842), si aggiornò in senso naturalistico alla luce dell’opera dei pittori di Barbizon e di C. Corot. Dal 1842 al 1861 espose alla Promotrice paesaggi (Paese, 1846, Torino, Circolo degli Artisti), ritratti e quadri di storia, tra cui la grande tela II popolo che deve fondare Alessandria (1847, Torino, Palazzo Reale). Negli ultimi anni la sua attività si ridusse a causa di una malattia agli occhi. Alla pittura si dedicò anche la sorella Elena (1807-1896), che esordì nel 1832 all’E sposizione del Valentino con Paese tratto dal vero a olio rappresentante i Bagni di Valdieri; intervenne poi alla mostra al Valentino del 1833 e a quelle del 1843 e del 1847 alla Promotrice.
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