Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Arienti Carlo *

ARIENTI CARLO
Arcore Brianza (Milano) 1801 - Bologna 1873
Trascorsa la prima giovinezza a Mantova, si trasferì a Milano dove fu allievo di L. Sabatelli e di M. Pacetti all'Accademia di Brera. Qui esordì nel 1823 con un Temistocle che chiede ospitalità e l’anno seguente espose Oreste che si palesa alla sorella Elettra.Tra il 1824 e il 1828 completò la propria formazione a Roma, dove si accostò alla pittura nazarena; al ritorno a Milano ottenne le prime committenze di prestigio (Maddalena penitente, esposta nel 1829, realizzata per la contessa Giulia Samoyloff). Figura preminente del Romanticismo storico milanese, ne svolse i temi più caratteristici presentandosi alle rassegne braidensi con opere di soggetto letterario: nel 1832 La morte di Barnabò Visconti e Ildegarda al verone, nel 1833 Beatrice di Tenda e Orombello e Ettore Fieramosca che si assenta da Ginevra; l’anno seguente la Morte di Giovanni Maria Visconti e II conte Alfonso Porro Schiaffinati in abito da cacciatore (coll. privata), opera con la quale proponeva un'originale interpretazione del canone purista. Nel 1843, dopo il successo del ritratto storico Amedeo VIII (Torino, basilica di Superga) fu nominato professore di pittura all'Accademia Albertina; al soggiorno torinese è da riferire anche la drammatica composizione del Barbarossa cacciato dal popolo durante l'assedio di Alessandria (Torino, Palazzo Reale). Nel 1853 inviava all’Esposizione dell'Accademia di Milano Gli angeli del Calvario, e nel 1855 partecipava all'Esposizione Universale di Parigi con La congiura dei Pazzi (1837). Nel 1859 si trasferì a Bologna, ove fu presidente della locale Accademia di Belle Arti fino al 1871. Qui portò a termine La barca di Caronte (Roma, Palazzo del Quirinale) e L'origine della lega lombarda (Roma, Camera dei Deputati), tele dipinte per la Villa Reale di San Michele in Bosco. La sua influenza fu importante per la formazione di E. Gamba, B. Giuliano, A. Gastaldi.
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