Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Antonibon Francesco *

ANTONIBON FRANCESCO
Bassano (Vicenza) 1809 - Marostica (Vicenza) 1883
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Venezia nei corsi di L. Lipparini, M. Grigoletti e S. Santi fino al 1834, proseguendo poi la sua formazione a Roma. Dal 1831 al 1846 fu presente alle esposizioni annuali dell’Accademia veneziana, inizialmente con ritratti (Autoritratto, 1833; Ritratto di giovinetta in mezzo ad un campo di fori, 1837) e opere di soggetto sacro (S. Paolo predicante nell'Areopago, 1837; Sacra famiglia, 1838); in seguito prese a privilegiare i temi legati al Romanticismo storico (Giselda ricondotta alla tenda del padre, Manfredi raccomanda la moglie e i figli a Giovanni da Procida, La madre di Lamberto, esposto a Milano nel 1840; Anna Erizzo respinge l'offerta di Maometto II, esposto a Venezia nel 1846), resi con una pittura levigata, di rigorosa adesione ai dettati accademici.Antonibon si dedicò anche a temi di genere come La donna di Sorrento ascolta la canzone del marinaio napoletano (esposto a Venezia nel 1844), e L'ansia di un incerto ritorno (esposto a Venezia nel 1846). Eseguì altre opere di tema sacro per la chiesa di San Giovanni Battista della sua città (San Paolo, Santa Filomena)... Fino al 1867 collaborò, con l’ideazione di nuovi motivi decorativi, con il fratello Giambattista nella fabbrica di ceramica di Bassano. Nel Museo Civico di Bassano sono conservati due Autoritratti, il Ritratto dell'incisore Giovanni Volpato (1834-1839) e il Ritratto del pittore Marinoni (1841).
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