Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Affanni Ignazio *

AFFANNI IGNAZIO
Borgo San Donnino (Parma) 1828 - Fidenza 1889
All'Accademia parmense ricevette un'educazione classicista legata al recupero del retaggio della grande scuola emiliana. Tra il 1848 e il 1849 partecipò alla guerra d'Indipendenza arruolandosi tra i bersaglieri. Se nel Pregare Iddio per i vivi e per i morti o La Vedova (Fidenza, Municipio) con cui esordiva nel 1853, svi-luppava in modo accademico un tema del repertorio di genere, nel Bramante presenta Raffaello a Giulio II (Parma, Galleria Nazionale), con cui ottenne il pensionato a Firenze nel 1859, mostrava di saper adattare al tema storico la cultura pittorica della tradizione emiliana. Durante il soggiorno fiorentino tentò le diverse tematiche del Romanticismo storico: La partenza del garibaldino (1861, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), La figlia di Jeffe piange il sagrificio cui viene condannata dal proprio padre (1862, Parma, Galleria Nazionale), Rebecca che guarda il monile donatole (1863, Parma, Galleria Nazionale). Non tralasciò pe raltro la produzione di quadri di genere: Un rifiuto (1863, Parma, Municipio), Il primo pensiero d'amore (1864, Salsomaggiore, Municipio). Su incarico del governo italiano portò a termine nel 1864 il Girolamo Savonarola in carcere rifiuta di sottoscrivere nel suo processo le parole che gli hanno strappato con la tortura (Parma, Galleria Nazionale) che, insieme a La cacciata dei Medici da Firenze (1864, Fidenza, Civica Galleria d’Arte), dimostra la riluttanza dell’artista a superare la rigida impostazione accademica, pur nella sapiente resa formale. In seguito compare nella sua opera qualche apertura verso modelli lombardi, come nella elegante costruzione della Donna allo specchio (1869, Piacenza, Museo Civico). Nella copiosa produzione degli ultimi anni ritornano numerosi i dipinti di genere: La venditrice di polli, La giocatrice del lotto, La preghiera (esposto a Parma nel 1870), Il menestrello e la sua donna (esposto a Firenze nel 1872), Un mesto pensiero alla patria (esposto a Milano nel 1872), Dolore e conforto (esposto a Milano nel 1876), Un concerto musicale del secolo XIV (esposto a Napoli nel 1877).
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