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Balestrini Carlo *

BALESTRINI CARLO
Milano 1868 – 1923
Allievo di G. Bertini all’Accademia di Brera, si faceva notare alla Triennale di Milano del 1897 con il quadro Morte di Abele, pesante composizione di impianto tardoromantico. In seguito si specializzò in temi agresti e paesaggi: i sobborghi milanesi e la campagna degli immediati dintorni del capoluogo lombardo furono i suoi soggetti preferiti. Aderendo alla corrente verista, la interpretò in chiave illustrativa, lontano dalle indagini sociali o dalle soluzioni sperimentali dei divisionisti. Il “pittore dei navigli” fu soprattutto presente, con continuità, alle mostre milanesi, ma anche a Venezia e a Firenze: ricorrono i paesaggi invernali (La calata della neve, esposto alla Biennale di Venezia nel 1905; Impressione invernale – Darsena di Milano, presentato all’Esposizione Nazionale di Milano nel 1906; Il “Porto di Milano” – Effetto di neve, esposto alla Biennale di Venezia nel 1914) e quelli con animali (Cavalcanti di ritorno, esposto alla Triennale di Milano nel 1900; Le slitte, esposto a Brera nel 1908, Milano, Pinacoteca di Brera; Stalla di vacche alla fattoria, esposto all’Esposizione Nazionale di Milano nel 1910).

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